Telegram vittima di una storia d’amore da un milione e mezzo di euro

Telegram, acerrimo rivale di WhatsApp, è un social di messaggistica che negli ultimi anni sta avendo un’incredibile crescita in tutto il mondo. La storia che vi stiamo per raccontare oggi lo vede come protagonista di una storia d’amore finita male ed il licenziamento di un uomo.

Tutto incominciò nel 2006, quando l’attuale CEO di Telegram, Pavel Durov, creò VK (in origine Vkontakte) prima alternativa a Facebook in Russia. Dopo poco tempo dalla sua nascita, un uomo, il cui nome è Anton Rozenberg, contattò il titolare del social per segnalare la presenza di un bug al suo interno. Da quel giorno, Rozenberg diventa vicedirettore tecnico di VK. Dopo che Pavel fu costretto a lasciare il social vendendo tutte le sue quote della società, la loro collaborazione continuò su Telegram, fondato dai fratelli Durov, Pavel e Nikolaj.

Dopo anni di lavoro insieme, il 18 settembre scorso Rozenberg viene licenziato e, per protesta, pubblica un post sulla piattaforma Medium (successivamente rimosso) dove spiega le ragioni dell’accaduto. Secondo quanto comunicato, nel gennaio 2017 Nikolaj e Anton litigano a causa di una donna amata da entrambi (che poi diventerà la moglie di quest’ultimo). Per calmare gli animi, Pavel decide di chiedere a Rozemberg di dimettersi, ma lui non ci tiene a perdere il suo posto di lavoro. Per tale ragione, Anton viene licenziato con l’accusa di assenteismo.

L’ex direttore non ci sta a questa condizione e decide di far causa a Telegraph (da non confondere con il blog di Telegram), società di cui è dipendente e gestita da Pavel Durov (il quale smentisce di esserlo). Telegraph risponde chiedendo un risarcimento di ben 100 milioni di rubli, che sarebbero circa un milione e mezzo di euro, con l’accusa di violazione di clausole di riservatezza. Tali segreti vengono rivelati nel post su Medium. Fra questi, uno dei più gravi è dove Anton affermava che la sede di Telegraph si trova accanto a quella di VK e Telegram nel Palazzo Singer di San Pietroburgo, luogo dove Pavel Durov nel 2013 gettò una serie di aeroplanini con all’interno un totale di 5 mila rubli.

Inoltre, Rozenberg afferma che non è del tutto vero che Durov ha abbandonato VK. Infatti sembrerebbe che egli sia tornato in possesso del social ricomprato le sue azioni dalla Ucp, un fondo di Ilija Sherbovich vicino a Vladimir Putin. Dopo di ciò, il neo licenziato continua ad attaccarlo spiegando, fra le altre cose, che la relazione fra Telegram ed il governo Russo, sempre negata, esiste ed avviene per mezzo di Telegraph.

Una storia d’amore che ha creato una situazione tragica che vede come protagonisti un lui, Nikolaj, che cerca di tenersi il più lontano possibile dalla causa, Pavel che vuole proteggere il fratello, Anton che chiede giustizia ed un accordo misterioso che sembra esserci fra Telegram ed il governo Russo. Non ci resta che attendere il processo nel quale potrebbero venir fuori ulteriori dettagli.

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