I Mac con Apple M1 rovinano l’SSD in poco tempo?

Secondo alcuni utenti, i Mac con Apple M1 riducono la vita degli SSD…ma arrivano anche tesi contrarie

Come già descritto nel nostro precedente articolo, l’arrivo del SoC Apple M1 sui nuovi Mac è stata una notizia molto interessante e coraggiosa. La decisione di portare l’architettura ARM sui suoi dispositivi di fascia anche business è stata una prova che Apple ha fiducia nei suoi acquirenti, anche rischiando molto in alcuni casi.

Col l’arrivo di questo SoC, la multinazionale di Cupertino ha deciso di rilasciare anche una nuova versione del sistema operativo, chiamata Big Sur, volta a far da ponte fra la “vecchia e la nuova generazione di Mac e Macbook”. Sfortunatamente (ma anche prevedibilmente), questo livello di innovazione sembra aver portato con sé alcuni problemi principalmente legati alle memorie SSD.

Malumori fra gli utenti

Secondo quanto riportato nelle ultime ore da diversi utenti sui social, il nuovo sistema operativo della Mela richiede un eccessivo utilizzo in scrittura per l’SSD – nei casi più estremi fino al 13% del TBW – che potrebbe ridurre drasticamente la durata nel tempo di questa memoria a stato solido:

È noto che la durata di un SSD sia nettamente inferiore a quella di un HDD in una condizione stabile di utilizzo, ma con questi dati di scrittura potremmo ritrovarci col rischio che la sua durata scenda fra il 15% e il 20% di media. Inoltre, coi nuovi modelli anche la sua sostituzione è diventata più complessa da parte degli utenti, quindi ci si aspetta di incontrare l’assistenza più spesso del normale.

Ma sono dati autentici?

Nel corso di queste ore, una fonte interna ad Apple (ma non ufficiale) ha dichiarato che in realtà i dati comunicati da molti utenti sono errati perchè frutto di un errato calcolo da parte di tool di terze parti per la rilevazione dello stato dell’SSD.

Considerando questa tesi come autentica, l’SSD sui Mac con Apple M1 e Big Sur starebbe lavorando in modo conferme alla media e quindi non comporterebbe un rischio per la sua durata. Allo stesso tempo, però, Apple dovrebbe migliorare sotto questo aspetto per offrire agli utenti la possibilità di monitorare in modo efficiente lo stato del suo hardware, anche senza l’utilizzo di tool proprietari.

Detto ciò, restiamo in attesa di dichiarazioni ufficiali dalla casa di Cupertino.

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